"Abbiamo tutti nostalgia del
paradiso, da dove siamo stati cacciati. Ma forse è Dio che se ne
è andato da lì, perché noi quel paradiso lo abbiamo distrutto.
Se amassimo il Pianeta quanto curiamo i nostri balconcini
probabilmente il mondo sarebbe diverso". Tra malinconiche
madeleines di proustiana memoria, istanze ambientaliste e un mix
divertente e curioso di storie legate a grandi personaggi ed
eroine sconosciute si muove Serena Dandini nel suo primo
podcast, "Il mio paradiso", prodotto da Chora Media in esclusiva
per Audible Original. Disponibile dal 15 ottobre, la serie sarà
presentata dall'autrice lo stesso giorno al Salone del Libro di
Torino (ore 15, Sala Rossa) e si compone di 6 puntate tutte
dedicate a uomini e donne che, partendo dalla passione o
dall'ossessione per piante e giardini, hanno ricercato il
proprio Eden sulla Terra: da Jeanne Baret, la prima donna a
circumnavigare il globo che scoprì la Bouganvillea dopo esser
riuscita a partecipare (perché si travestì da uomo) a una
spedizione all'epoca proibita al genere femminile, a Margaret
Mee, pittrice, botanica e attivista politica che per tutta la
vita fu ossessionata dal fiore di luna, una pianta che fioriva
una sola notte all'anno in un solo punto della foresta
amazzonica, ma anche Agatha Christie, che nei suoi gialli ha
compiuto uno studio approfondito delle piante più fatali del
mondo e Friedrich Schiller che invece riusciva a scrivere solo
se avvolto dall'odore nauseabondo delle mele marce. "Il podcast
è un luogo perfetto perché libero; io ho percorso il filo della
mia curiosità e seguendo le molliche come Pollicino le cose sono
venute a me: così ho trovato i miei personaggi", racconta Serena
Dandini in un'intervista all'ANSA, "sono tornata a esplorare un
mio vecchio amore, quello per le piante, e ho aggiunto
l'ossessione, molto diffusa in questi tempi di privazioni, dei
luoghi dove uno pensa di essere felice".
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