Amici veri, amici presunti, amici
falsi: per la prima volta un libro cerca di riunire le figure
che furono decisive, in un senso e nell'altro, nel bene e nel
male, per la strepitosa carriera di Enrico Caruso (1873-1921),
il re dei tenori, il più grande di tutti. A pochi giorni dal
centenario della scomparsa (ricorre il 2 agosto) arriva sugli
scaffali 'Caruso & friends. La nascita del re dei tenori' di
Maurizio Sessa (ed. Florence Art, pp. 128, euro 16,50), volume
che contiene pure un tributo al grande cantante lirico da parte
di un suo 'erede', Andrea Bocelli, e una prefazione della
studiosa Gabriella Biagi Ravenni, presidente del Centro studi
Giacomo Puccini di Lucca. Caruso, come ogni divo, affermatosi
tra fine '800 e inizio '900, ancor prima dunque della nascita
dello star system, fu contornato da una folta schiera di
conoscenti e amici che adesso vengono censiti, indagati e
riscoperti da Maurizio Sessa, giornalista e scrittore fiorentino
con radici partenopee, nato come Caruso addirittura nello stesso
rione di San Giovanniello, a Napoli.
Il pretesto da cui prende le mosse il lavoro di Sessa è una
preziosa collezione di fotografie inedite appartenenti
all'autore, che ritraggono personaggi famosi e meno noti del
teatro musicale. La galleria spazia dal compositore di Adriana
Lecouvreur Francesco Cilea al baritono Mattia Battistini, che fu
famosissimo nella Russia zarista; da Angelo Neumann cantante,
direttore d'orchestra e biografo di Richard Wagner alla soprano
australiana Nellie Melba che fece coppia con Caruso nella Bohème
di Puccini. Proprio riguardo a questa pietra miliare della
carriera di Caruso, ossia il rapporto con l'opera di Puccini,
Sessa, sulla scia dei più accreditati studiosi pucciniani,
affronta il tema del controverso, quasi leggendario incontro che
ci sarebbe stato l'estate 1897 tra Caruso e il compositore
lucchese, a Torre del Lago. Studiosi sostengono che avvenne e fu
decisivo, invece l'autore di questo libro puntualizza che allo
stato attuale delle ricerche tale aneddoto non trova ancora
riscontri documentali.
Le foto, a corredo del volume, coprono un arco di tempo che
va dal 1899 al 1904, gli anni in cui esplode il fenomeno Caruso
che diventerà il padrone di casa al Met di New York a partire
dal novembre 1903. Immagini che ci riportano agli albori e alle
prime affermazioni del tenore partenopeo, che ne raccontano la
parabola artistica e umana: dalle prime uscite
all'impareggiabile affermazione planetaria. Il volume gode del
patrocinio morale del Comitato Nazionale per il Centenario
Carusiano, costituito con apposito decreto dal ministero della
Cultura, presieduto da Franco Iacono e con Enrico Caruso,
omonimo discendente, quale presidente onorario.
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