Rubare le spoglie di Dante Alighieri
dalla sua tomba a Ravenna, su ordine di Hitler, e venire beffati
con la sostituzione delle ossa di uno sconosciuto. Sembra una
vicenda da romanzo e invece è un fatto realmente accaduto nel
1944.
A rivelarlo, 77 anni dopo e a 700 anni dalla nascita del Sommo
Poeta, è un testimone, Sergio Roncucci, 87 anni, fratello e
figlio di due dei protagonisti della sostituzione delle reliquie
di Dante, che allora aveva dieci anni. "Ma la guerra mi aveva
fatto maturare in fretta" dice Roncucci che è autore
dell'articolo che apre il n.44 della rivista del 'Pen Italia',
diretta da Sebastiano Grasso, in uscita domani, 1 luglio.
Siamo a Ravenna nel 1944, su ordine di Hitler le SS trafugano le
spoglie di Dante e le inviano a Berlino. Sono destinate ad un
mausoleo della cui costruzione viene incaricato l'"architetto di
regime" Albert Speer. Ma, grazie allo spionaggio Usa, le ossa
vengono sostituite da un sacerdote ed altre persone con quelle
di un anonimo, prelevate da una tomba abbandonata. Quando i
tedeschi si accorgono della beffa è troppo tardi: la guerra è
ormai alla fine ed essi hanno altro a cui pensare. Analogo
ordine di Hitler, in altri
Paesi, riguarda Cervantes, Zola, Molière, Tolstoj e Shakespeare:
sull'esito non si sa nulla.
In Italia, le farneticazioni del Führer vengono a conoscenza
dell'Oss (Office of Strategic Services) che informa l'Ori
(Organizzazione per la Resistenza italiana) di Raimondo Craveri,
genero di Benedetto Croce. Dell'"operazione Dante" si occupa il
colonnello delle SS Alexander Langsdorff: studioso di
preistoria, archeologo di spedizioni in Medio Oriente, per sei
anni ha fatto parte dello stato maggiore di Himmler ed ha
lavorato presso l'Ahnenerbe
(Società di ricerca dell'eredità ancestrale) interessata alle
reliquie del passato. Croce avvisa il grecista Manara
Valgimigli, che, a sua volta, avverte monsignor Giovanni Mesini,
studioso ravennate di Dante.
Con l'aiuto degli amici Bruno e Giorgio Roncucci e di Antonio
Fusconi, custode della tomba dell'Alighieri, la notte fra il 22
e il 23 marzo '44, il prete sostituisce le ossa del poeta.
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