"Non voglio dire cosa farei agli
uomini che ammazzano le donne, io sono un femminista radicale,
assolutamente totale". Così all'ANSA lo scrittore e saggista
spagnolo Javier Cercas che diventa "aggressivo femminista" se
chiamato a intervenire sul fenomeno "incredibile degli uomini
che ammazzano le donne". Io "non ho parole per la vergogna e
l'orrore che mi provoca" la violenza sulle donne, "è un orrore
assoluto", prosegue.
Cercas inizialmente pensava che il fenomeno scaturisse da un
certo "machismo tipicamente spagnolo, ma non è vero: anche nei
paesi civilizzati del Nord Europa si commettono violenze contro
le donne, anzi lì forse il fenomeno è ancora più forte. Non è
una questione del Sud, ma è universale".
D'altronde, da quando "il mondo esiste le donne sono state
sempre schiave dell'uomo, dunque la lotta per l'uguaglianza fra
donne e uomini è la causa più giusta dopo gli sforzi per la
tutela del mondo. Questa ingiustizia è una atrocità terribile".
Cercas parla delle "nostre donne, indifese, più deboli
fisicamente: commettere violenza su di loro è un atto di viltà
incredibile", e ricorda quando in passato, scrivendo di questo
fenomeno, ha immaginato che "don Chisciotte ammazzerebbe tutti
questi uomini che ammazzano le donne".
Questo "fenomeno di violenza sistematica è trasversale,
esiste tra i ricchi e tra i poveri, in tutti i Paesi", tuttavia
"è importante che il movimento femminista non faccia errori, che
una buona causa diventi una causa cattiva".
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