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Javier Cercas, la lettura è un piacere come il sesso

Javier Cercas, la lettura è un piacere come il sesso

Scrittore spagnolo, nuovo libro parte da shock crisi catalana

ROMA, 18 settembre 2019, 13:07

di Mauretta Capuano

ANSACheck

Javier Cercas - RIPRODUZIONE RISERVATA

Javier Cercas - RIPRODUZIONE RISERVATA
Javier Cercas - RIPRODUZIONE RISERVATA

per me il più grande romanzo mai scritto - dice assolutamente no alla vita noiosa, povera che vive e inventa un eroe per vivere davvero. E Madame Bovary di Flaubert parla della stessa cosa, di una donna che dice no a un uomo noioso, che non ama. La letteratura è una forma di ribellione contro la realtà, contro il potere, questo s'impara nei grandi romanzi. I giovani devono sapere questo, è essenziale. Se la letteratura è solo una cosa solenne, elitaria, che non ha una trascendenza personale, allora perchè leggere?" spiega in un perfetto italiano lo scrittore spagnolo che ha appena terminato il suo nuovo libro che in Spagna dovrebbe uscire il prossimo anno. L'ultimo pubblicato in Italia due anni fa è 'Il sovrano delle ombre'.
    "A me sono sempre piaciuti i libri facili da leggere ma difficili da capire. Quei romanzi che ogni volta che li leggi trovi delle cose nuove, dove la superficie è trasparente ma non c'è fondo. Una letteratura molto esigente e molto popolare" spiega ed è quello che ha cercato di fare nel suo nuovo libro che sarà pubblicato in Italia da Guanda, il suo editore nel nostro Paese. Top secret il titolo e la trama, sarà il romanzo in cui Cercas ha voluto "reinventarsi. Radicalmente diverso dai miei libri precedenti e radicalmente fedele. Ho avuto la sensazione che con l'ultimo libro avevo chiuso un cammino cominciato 20 anni fa con 'I soldati di Salamina'. Il pericolo è di ripetersi e quando una necessità letteraria diventa una formula è la morte di uno scrittore" racconta. A rendere più facile questo rinnovamento è stato "lo shock della crisi catalana. Non sarà un libro su questo, apparentemente non ne parla se non pochissimo, ma il risultato di questa crisi personale e storica. Senza questo shock forse ci avrei messo più tempo a scriverlo. E' come un sogno, come gli incubi. Sei vicino a un abisso, angosciato ma non soffri per quell'abisso, ma perchè sei preoccupato per tua madre, per tuo padre" spiega.
    Cercas, 56 anni, che ha più volte detto che ci sono similitudine tra Brexit e crisi catalana torna a sottolineare che "l'origine di tutto non è diversa. Nel '29 abbiamo avuto una crisi terribile che ha consolidato i totalitarismi in Occidente.
    Oggi c'e' una crisi generale, un movimento sismico che ha provocato il nazional-populismo. La storia non si ripete mai allo steso modo ma con maschere diverse perchè gli errori degli umani sono gli stessi. Il nazional-populismo è una maschera post-moderna del totalitarismo anni '30. E questo nazional-populismo non è totalmente violento, utilizza la democrazia per distruggere la democrazia e lo fa in forme diverse. E' fondamentale saperlo" afferma lo scrittore.
    Nel rivalutare la "letteratura molto esigente e molto popolare", Cercas dice che anche il Don Chisciotte "non era un libro intellettuale e che Shakespeare faceva una letteratura popolare. Forse poi il problema è stato che nell'ultimo secolo i grandi libri sono stati molto complessi come l'Ulisse di Joyce o Finnegans Wake che è un libro impossibile, non lo ho potuto leggere". E aggiunge che la letteratura "è diversa da tutte le altre forme artistiche. Io amo molto il cinema e vedo le serie tv ma non credo che siano un nemico dei libri e non credo che l'ebook cambi nulla. Questa idea che l'immagine sostituisce la letteratura non la condivido". Tra gli autori italiani preferiti lo scrittore spagnolo indica "Dino Buzzati, tra quelli un po' dimenticati e considerati ingiustamente minori, Italo Calvino e Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa del quale il meraviglioso film di Luchino Visconti ha provocato una lettura sbagliata perchè nell'epilogo del libro si capisce che l'amore vero di Tancredi non era Angelica ma Concetta" dice alla vigilia dell'inaugurazione del Festival che vedrà anche la presenza del Premio Campiello 2019, Andrea Tarabbia e tra gli ospiti altri big della letteratura tra cui Tahar Ben Jelloun, Manuel Vilas, David Grossman e il Nobel Svetlana Aleksievic che riceverà il Premio FriulAdria.

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