"La lingua crea realtà, reinventa
la visione del mondo. La parola permette alle donne di uscire
dall'oscurità secolare". Nicoletta Maraschio, presidente emerita
dell'Accademia della Crusca, racconta all'ANSA i traguardi ma
anche le resistenze che accompagnano la rivoluzione mediatica
impressa dal linguaggio di genere negli organi di informazione.
Ospite del doppio appuntamento del corso di formazione
promosso da Giulia Giornaliste Sardegna e dall'Ordine regionale
dei giornalisti a Sassari e a Cagliari, il 16 e 17 maggio,
Maraschio aprirà una finestra sulla lingua italiana e offrirà
nuovi spunti ai relatori - docenti ed esperti in materia - per
capire come superare gli ostacoli e le discriminazioni che si
nascondo dietro l'uso di parole errate. "C'è una ironia diffusa
e una scarsa consapevolezza sulla corretta declinazione al
femminile dei ruoli - spiega la presidente emerita - Frutto di
anacronismo, resistenza culturale e ignoranza della grammatica.
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