"Trump ha negli occhi lo stesso
narcisismo di Berlusconi. Ma tra i due, Berlusconi è un agnello.
In fondo era il piccolo leader di un Paese senza nucleare. Trump
invece è alla Casa Bianca". A parlare è Alan Friedman,
presentando all'ottava edizione di Libri Come la sua ultima
fatica letteraria, Questa non è l'America (Newton Compton).
Dopo tanti libri dedicati ad analizzare l'Italia con gli
occhi di un osservatore americano, il giornalista statunitense
offre ora al pubblico la sua riflessione su una società, quella
americana, che è appena stata travolta dall'elezione di Trump.
"Le diseguaglianze di redditi si sono amplificate e la
globalizzazione e l'automazione hanno fatto perdere posti di
lavoro: in questa situazione Trump si è proposto come un capo
d'azienda capace di risolvere problemi, legittimando il razzismo
dei bianchi poveri nei confronti degli immigrati. Mentre Hillary
Clinton è stata una pessima candidata, odiata dal 60% degli
americani. Ecco perché il miliardario ha vinto", dice Friedman.
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