L'America? "E' passata di moda" dice
lo scrittore Paul Beatty, primo americano a vincere il Man
Booker Prize, nel 2016, con 'Lo schiavista' (Fazi) in cui ha
immaginato, ribaltando la prospettiva, che un esponente della
piccola borghesia afroamericana abbia uno schiavo e venga
accusato di reintrodurre la segregazione razziale. La questione
dei neri si trova anche in 'Slumberland', il libro precedente
uscito ora in Italia, sempre per Fazi, con cui è atteso il 19
marzo a 'Libri Come', la festa del libro e della lettura
all'Auditorium Parco della Musica di Roma, che si inaugura il 16
marzo con un'apertura speciale in 14 biblioteche romane.
E' la storia di dj Darky, nero di Los Angeles che va a
Berlino quando sta per cadere il muro inseguendo il sogno di
trovare il mitico musicista dell'avanguardia jazz Charles Stone,
in arte Schwa. E' "troppo presto per dire qualcosa sull'America
di Trump. Nell'aria c'e' la minaccia di un cambiamento che deve
ancora avvenire" spiega all'Ansa lo scrittore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA