Perché nel 1873 la macchina per
scrivere adotta la tastiera QWERTY? Quando viene introdotta la
'chiocciola' @? Quando il tasto shift e perché? Sono alcune
delle domande che trovano risposta nel libro "Macchine per
scrivere: uomini, storie e invenzioni dalle origini ai giorni
nostri" (304 pagine illustrate a colori formato A4) scritto dal
giornalista cesenate Cristiano Riciputi e da Domenico Scarzello,
presidente nazionale dell'Associazione Collezionisti macchine
per ufficio d'epoca. La stampa è stata eseguita presso la
Stilgraf di Cesena, mentre la parte grafica è stata affidata
alla Mark&Thing di Torino.
Caso unico e senza precedenti nell'editoria italiana e
internazionale, questo percorso tematico prende avvio dalla
mostra di macchine che nel 2013 Riciputi ha allestito a Sarsina,
nel forlivese il cui successo di visite (800 in 5 giorni) ha
stimolato la volontà di mettere per iscritto le curiosità che i
visitatori chiedevano.
Si tratta del primo libro in lingua italiana sulla storia
delle macchine per scrivere, dai pionieri (viene svelato chi è
il vero inventore della macchina per scrivere) fino alla Sholes&
Glidden e ai principali costruttori compresa l'italianissima e
rarissima Fontana Baby. Ampio spazio alla Olivetti, al primo
computer desktop del mondo (che è italiano e non americano, la
P101 Olivetti).
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