Parla di avventure e amore, del bene e
del male, ma soprattutto il Don Chisciotte insegna come credere
e combattere per i propri sogni e ideali e come continuare a
farlo nonostante sconfitte e delusioni. In più il suo autore,
Miguel De Cervantes, di cui ricorrono il 23 aprile i 400 anni
dalla morte nel 1616 (stesso giorno e anno di Shakespeare), apre
alla modernità illustrandoci come sia labile il confine tra
realtà e fantasia - qualcosa che in epoca di web e virtuale
dovrebbe interessarci molto - e dei pregi e difetti che questo
comporta in chi ne riceve una spinta a vivere e impegnarsi ma
può anche sbagliare strada, scontrarsi coi mulini a vento come
il cavaliere della Mancha.
Forse, più donchisciottesco del suo personaggio, fu lo stesso
Cervantes, grande scrittore spagnolo che ebbe una vita
avventurosa e tribolata, tra battaglie, prigionie, fughe, accuse
e processi, ma non smise mai di battersi per ottenere successo
come letterato, per cercare l'approvazione del pubblico che
arrivò solo dopo la morte.
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