Babasunde, che ha perso il suo nome.
Rrock Jakaj, violinista di Scutari. E quella ragazza intirizzita
che cammina verso la stazione. Sono i migranti di ieri e di oggi
i protagonisti dell'ultimo libro di Gianmaria Testa 'Da questa
parte del mare' (pp. 104, euro 12), che uscirà il 19 aprile per
Einaudi con la prefazione di Erri De Luca.
Cento pagine fra autobiografia e biografie di altri in cui
Testa, morto oggi a 57 anni, riprende - questa volta nelle vesti
di scrittore - il viaggio compiuto 10 anni fa con il disco 'Da
questa parte del mare' che ha ricevuto nel 2007 la Targa Tenco
come miglior album dell'anno. Un lavoro struggente e bellissimo
di cui Egea Music pubblicherà il vinile nello stesso giorno in
cui esce il libro. "Quell'album uscì nell'ottobre del 2006.
Dieci anni fa giusti e niente da allora è cambiato, semmai è
peggiorato. Il nostro mare piccolo, il Mediterraneo, è diventato
una coperta chiusa, un lenzuolo bianco a coprire occhi e membra"
aveva scritto Testa su Facebook lo scorso 26 febbraio.
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