ROBERTA RADINI, SERENELLA DORIGO,
FEDERICA LUSER, TRIESTE. LOCALI STORICI E STORICHE BOTTEGHE
(TRART, 135 PAG.; 25 EURO) Non solo il Caffè Pirona, dove Joyce
cominciò a elaborare l'Ulisse o l'Antico caffè San Marco o
ancora il Caffè degli Specchi in piazza Unità d'Italia con il
suo carico di storia, tutti luoghi ben noti della Trieste che ha
attraversato o è stata attraversata dalla Storia. Oltre a
questi, comunque, ed oltre ai locali storici (riconosciuti da
una legge regionale perché in attività da almeno 60 anni e in
possesso di arredi e strumenti di valore storico-artistico), la
città vanta decine di negozi, botteghe che tratteggiano il volto
del capoluogo giuliano e che si trovano tutte in centro
contribuendo a farne una città particolare.
La fotografa Roberta Radini, l'insegnante Serenella Dorigo e
la storica dell'arte Federica Luser in Trieste. Locali storici e
storiche botteghe hanno ipotizzato due itinerari per conoscere
il centro, contrassegnato da 24 e da 20 singolari esercizi
commerciali.
L'Antro del Profumo, ad esempio, di Aldo Zanne, istrionico
poeta prima che esperto di fragranze olfattive, è un negozio
amato dai collezionisti: tra gli scaffali si può trovare l'acqua
di colonia di Satinine del 1938 con ancora impresso il prezzo
originario, 8 lire e 50 centesimi.
E se del tradizionale 'Buffet da Pepi', il cosiddetto Pepi
S'Ciavo, fondato nel 1897, si trovano articoli un po' dovunque,
anche sul New York Times, così come nota è la Libreria
Antiquaria Umberto Saba (che il poeta acquistò nel 1919 e oggi
gestita da Mario Cerne, figlio dell'aiutante di Saba), o il
Caffè Tommaseo, fondato nel 1830, vale soffermarsi un po' di più
su due negozi che somigliano più a miniere che non a esercizi
commerciali. Parliamo di Podrecca e della Drogheria Toso:
entrate e l'occhio si perde nelle decine di migliaia di articoli
che (almeno da Podrecca) sono ammucchiati, affastellati in ogni
spazio disponibile. Toso, invece, è più vintage e magico: la
vetrina dà un assaggio con uno scafandro vero e spugne di mare.
All'interno è sufficiente osservare le antiche cassettiere in
legno, i saponi, i recipienti di vetro contenente psillio,
aneto, papavero, sukai...
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