Gli ultimi giorni di Pasolini e gli
anni più violenti della nostra storia recente vengono raccontati
da Carlo Lucarelli nel romanzo inchiesta 'PPP.Pasolini, un
segreto italiano' (pp 224, euro 15) che sarà in libreria a metà
ottobre per Rizzoli, a quarant'anni dalla morte dello scrittore,
avvenuta il 2 novembre 1975.
Il Pasolini che parla dalle pagine di questo libro non è il
poeta né il letterato, è quello della narrazione civile, lo
stesso che confessò di sapere e che è stato assassinato.
"Le bombe, le fucilate e le sprangate, e tutto quello che ci
sta dietro, sono fatti concreti, azioni umane. Ciò che non
sappiamo sta nella mente di qualcuno che non parla. Insomma, non
sono Misteri, quelli. Sono Segreti. Segreti Italiani" viene
sottolineato nel libro.
Lucarelli torna agli anni più violenti della nostra storia
recente, ai pestaggi, ai morti ammazzati e alle stragi. Torna al
Pasolini intellettuale e all'odio che lo circondava. Attraverso
un tessuto di impressioni intime, analisi politiche e
ricostruzioni storiche, torna a quella notte di novembre del
1975 in cui perse la vita. Ciò che resta, per l'autore del
libro, una volta disintegrata la versione ufficiale e rimessi in
ordine i fatti, è la certezza di trovarci di fronte a un
"segreto italiano".
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