Susanna Tamaro è l'organizzatrice
d'eccezione della piccola rassegna 'Verrà un giorno', dal primo
al 3 maggio, per l'Opera del Duomo di Orvieto. Ad aprire il
ciclo al Palazzo dei Congressi di Orvieto, il professor Luigino
Bruni con 'Vogliamo un cielo più alto del tetto di casa:
l'eclissi del tempo e il desiderio di paradiso'.
E' "la giusta occasione per tentare di restituire a un luogo
sacro una voce in grado di parlare alla solitudine, allo
smarrimento degli uomini di oggi" dice la Tamaro.
Negli altri appuntamenti: intereventi di Andrea Segre,
docente di politica agraria internazionale e comparata, di
Padre José G. Funes, presidente della Specola Vaticana e
astrofisico, del professor Angelo Vescovi, direttore scientifico
della Casa Sollievo della Sofferenza e docente di Biologia
Cellulare e del professor Giuseppe M. Della Fina, archeologo e
direttore del Museo Etrusco di Orvieto. Diverse le iniziative a
sostegno della manifestazione tra cui, all'interno del Duomo, il
Trio Magritte con la partecipazione di Fabrizio Meloni, che
eseguirà il 'Quatuor pour la fin du temps', del compositore
francese Olivier Messiaen. E nei sotterranei del Duomo, quattro
laboratori dedicati ai bambini, tenuti dall'artista polacca
Agnieszka Zawisza.
Il progetto della scrittrice bestseller, che da un anno fa
parte dell'Opera del Duomo di Orvieto, l'antica istituzione che
si occupa di manutenzione e conservazione della Cattedrale,
prevede tre cicli tematici. Nume tutelare è il Giudizio
Universale di Luca Signorelli, ospitato all'interno del Duomo.
L'intero ricavato verrà devoluto al Fondo di solidarietà delle
chiese umbre per le famiglie in difficoltà.
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