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Amos Oz racconta 'Giuda' in sinagoga Milano

Amos Oz racconta 'Giuda' in sinagoga Milano

MILANO, 16 novembre 2014, 19:04

Redazione ANSA

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"Giuda è considerato il traditore più famoso della storia e non ho mai capito perché, credo anche che questo atteggiamento sia anche un po' all'origine dell'antisemitismo che ha identificato gli ebrei con il tradimento": così lo scrittore israeliano Amos Oz ha raccontato il tema del suo ultimo libro, 'Giuda' (Giangiacomo Feltrinelli editore, 336 pagine, 18 euro) nel corso dell'incontro alla sinagoga centrale di Milano nell'ambito di Bookcity 2014.
    Il giovane protagonista del romanzo, ambientato alla fine degli anni 50 a Gerusalemme, Shemuel Asch lascia incompiuta la sua tesi sulla figura di Gesù vista dagli ebrei. "Il protagonista - ha spiegato Oz - pensa che Gesù sia stato il più grande ebreo di tutti i tempi e in quanto tale non avrebbe voluto vedere le violenze perpetrate nella storia a suo nome, come le crociate ad esempio". Gesù secondo il protagonista "è nato ed è morto ebreo - ha detto Oz - non voleva cambiare le cose, non è mai entrato in una chiesa perché non esistevano, non si è mai fatto il segno della croce e non aveva alcuna conflittualità con gli ebrei". Giuda "era colui che credeva di più in Gesù - ha spiegato Oz parlando del suo libro che ha fatto molto discutere soprattutto in Israele - ma spesso i grandi personaggi che hanno cambiato la storia sono considerati traditori da chi non é pronto al cambiamento". "Anche io - ha concluso - sono stato chiamato traditore ma considero questo appellativo come una medaglia, un onore perché nel gruppo sono in ottima compagnia".
   

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