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Jasmine Trinca, 'il 90% donne ha dubito molestie, anch'io'

Jasmine Trinca, 'il 90% donne ha dubito molestie, anch'io'

L'attrice e regista protagonista della copertina di Vanity Fair

ROMA, 14 maggio 2024, 18:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Jasmine Trinca, 43 anni, è pronta per partire per Cannes, dove presenta la serie L'arte della gioia diretta da Valeria Golino, una storia di riscatto femminile (nei cinema in due parti - la prima dal 30 maggio e la seconda dal 13 giugno - e poi su Sky e in streaming su Now). Mentre al Festival si prevede un ritorno del MeToo, l'attrice parla della sua esperienza. Ha mai subito molestie? "Certo, come il 90 per cento delle donne. È successo diverse volte, quando ero giovane.
    Molestie fisiche e verbali", racconta nell'intervista di copertina di Vanity Fair, in edicola da domani.
    La denuncia è contro "gli insospettabili: nel cinema i registi, le persone potenti, celebrate, riconosciute, stimate», ma anche contro un sistema: "Non si tratta di mele marce, non si tratta di maniaci: parliamo di un sistema di potere, del prodotto di una cultura». Jasmine Trinca riflette anche sull'esperienza di Dissenso comune, il collettivo di attrici nato sull'onda del Me Too americano, e di cui lei era una delle attiviste più in vista: "È stato un fallimento. E me lo assumo politicamente".
    Perché non fa i nomi dei molestatori Trinca? "Perché - risponde - all'epoca dei fatti non ho capito fino in fondo cosa mi accadeva ed è stato solo dopo che ho preso coscienza. Oggi è troppo tardi per fare le denunce. Ma io lo racconto perché altre donne possano riconoscersi e mi interessa farne un discorso politico, denunciare un sistema. Io non ho nessun timore.
    Venissero da me a dirmi qualcosa: ma non verranno".
    L'attrice dice a Vanity Fair di essere "ancora più convinta che lo spazio lavorativo e le sue dinamiche debbano essere puliti da squilibri e prevaricazioni di potere. Dunque io con certa gente non ci lavoro: non mi troverete sul set di una persona che molesta o abusa". Con Valeria Golino ha recitato in Miele, in Euforia e ora nell'Arte della gioia. Cosa vi lega? "Valeria Golino è la mia regista preferita. La serie è bellissima ed è sexy perché lei è sexy. Con Valeria è tutto bellissimo... Niente può essere brutto nei suoi film, perché lei vede tutto bello. Il suo sguardo è un regalo".
   

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