Non ci sono le montagne di cadaveri,
le persone allucinate pelle e ossa, il fumo dei forni:
l'esperienza di Terezin, il famigerato 'ghetto modello' a 60 km
da Praga fu in parte diversa, ad uso della propaganda nazista
che favorì la famosa ispezione della Croce Rossa nel '44. Su
quella città di ebrei deportati, rimasta alla storia per il
numero di musicisti e intellettuali e per aver ospitato migliaia
di bambini nessuno aveva ancora mai fatto un film raccontandone
l'eccezionale vicenda. Arriva in sala dal 26 gennaio, in
occasione del Giorno della Memoria, TEREZIN di Gabriele Guidi
(opera prima del figlio di Johnny Dorelli e Catherine Spaak),
una produzione Minerva Pictures con Rai Cinema e con il
patrocinio delle Comunità Ebraiche Italiane.
"Dopo due anni di richieste ci è stato concesso il permesso di
girare proprio dentro Terezin e questo ha aggiunto emozione alla
storia che raccontiamo",dice all'ANSA sottolineando la scelta di
"lasciare il dolore sullo sfondo, raccontato al cinema in tanti
capolavori come Schindler's List".
Lo spunto per entrare in quella vicenda particolare è la storia
di Antonio (Mauro Conte), clarinettista italiano e Martina
(Dominika Moravkova), violinista cecoslovacca che si innamorano
a Praga durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942 vengono
deportati a Terezin dove la loro storia si intreccia con le
incredibili vicende dei tanti artisti e intellettuali rinchiusi
nel ghetto. Nel cast ci sono tra gli altri Cesare Bocci, Alessio
Boni e Antonia Liskova. Compositori come Viktor Ullmann, Zikmund
Schul, Pavel Haas, Gideon Klein, Hans Krása, Rudolf Karel,
Rudolf Kende, maestri di orchestra come Rafael Schächter e
musicisti come Alice Herz-Sommer, Eric Vogel, Pavel Lipensky,
Martin Roman e Julius Stwertka sono alcuni degli artisti
passati per Terezin, prima di finire deportati ed uccisi ad
Auschwitz. "Siamo felici che dopo il Miami festival Terezin
uscirà nelle sale in America, oltre che in Italia", conclude
Guidi che sta lavorando da produttore esecutivo alla serie Miss
Fallaci sugli anni americani della grande giornalista
interpretata da Miriam Leone, una produzione ViacomCbs e Minerva
Pictures che sarà il primo original italiano di Paramount+.
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