Cosa è mai il 'cuore selvaggio' di
Quentin Tarantino? È un cuore capace di connettersi con tutta la
gamma delle emozioni umane attraverso personaggi che hanno una
sola mission: fare 'la cosa giusta' e farla subito. Questa una
delle tante linee guida di 'QT8 | QUENTIN TARANTINO - THE FIRST
EIGHT di Tara Wood, dal 26 febbraio su MioCinema, documentario
che racconta tutta la sua carriera attraverso le testimonianze
di chi ha lavorato con lui e, ovviamente, immagini dei suoi
film.
Nel frattempo arriverà in libreria a giugno, in contemporanea
mondiale in 25 Paesi, C'era una volta a Hollywood, pubblicato da
La nave di Teseo. Un vero e proprio romanzo che precede il film
omonimo e ne racconta origini e forme di ispirazione.
Come ne esce Tarantino in questo documentario in cui il
regista non appare mai, ma viene solo raccontato? Soprattutto
come un entusiasta, come indica la sua sonora risata, un
outsider che a un certo punto ce l'ha fatta, ma che non si è mai
montato la testa. Un uomo poi pieno di contagioso carisma capace
di urlare sul set, che segue sempre in prima persona: "Va bene!
Va bene la scena! Ma ne giriamo un'altra perché noi amiamo fare
cinema".
"Secchione maniacale", "cinefilo enciclopedico", "celluloide
viva", "regista DJ": questi solo alcuni degli appellativi
attribuiti a Tarantino che è sicuramente uno che si diverte
davvero a girare: "A volte abbiamo dovuto interrompere la scena
perché si sente la sua risata", dice lo sceneggiatore Scott
Spiegel.
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