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Per i fratelli D'Innocenzo ora 'Favolacce'

Per i fratelli D'Innocenzo ora 'Favolacce'

A Lecce vincono il Premio Mario Verdone e ora nuovo film

14 aprile 2019, 11:25

Francesco Gallo

ANSACheck

Premio Mario Verdone ai fratelli D 'Innocenzo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Premio Mario Verdone ai fratelli D 'Innocenzo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Premio Mario Verdone ai fratelli D 'Innocenzo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ai fratelli D'Innocenzo (Damiano e Fabio), registi di un'opera prima geniale come 'La Terra dell'Abbastanza', arriva al Festival del cinema Europeo di Lecce anche il Premio Mario Verdone, dedicato alle opere prime e seconde, consegnato da Carlo e Silvia Verdone, Laura Delli Colli, Marcello Foti e da Alberto La Monica, direttore artistico della manifestazione cinematografica che si chiude domani.
A ricevere il premio è pero il solo Damiano perché il fratello Fabio è rimasto a Roma ancora influenzato. Per i due ventottenni, cresciuti tra il periferico quartiere romano di Tor Bella Monaca, Lavinio e il litorale di Anzio, tanti progetti.
Intanto il secondo film che avrà come titolo 'Favolacce' e sarà prodotto dalla Papito Produzioni, "un film corale con dodici personaggi tra cui alcuni bambini che si inizierà a girare a luglio a Roma". Ovvero quella che si annuncia, almeno a detta dei due registi "una favola dark tra Italo Calvino e Gianni Rodari". "Un titolo bello, no? - dice Damiano - Anche perché si può confondere con 'parolacce'. In inglese si chiamerà 'Bad Days' in cui ci sarà solo un attore italiano famosissimo e poi utilizzeremo molto attori di teatro, facce che non ti riportano ad altri film. L'abbiamo scritto un anno dopo 'La terra dell'abbastanza', avevamo ventidue anni è un film che sentiamo può facilmente invecchiare, o lo facciamo adesso o non lo facciamo più". E aggiunge: "Si svolgerà non in un'ambiente borghese, ma sul litorale romano con gente che aveva lì una seconda casa che a un certo punto diventa la loro primissima casa".
Per i due gemelli - nati da una famiglia semplice e con cultura anomala, anti-accademica, piena di libri, scuola alberghiera e passione, prima per la fotografia, e poi per il cinema - anche una serie tv sull'esorcismo prodotta da Cattleya e ambientata nel presente che avrà come titolo 'Dio sotto terra': "Una serie - ci tiene a dire Damiano - che non nasce però dall'interesse per il demoniaco, ma di come a volte la solitudine entra nelle nostre vite e fa cose orribili".
Non aver preso il David spiega poi Damiano D'Innocenzo "ci ha fatto un po' 'rosicare' - aggiunge-. Chi dice che non gli dispiace non avere preso un premio è solo un vile e bugiardo, ma è anche vero che c'erano tanti altri bei film che non sono entrati tra i premiati". E non finisce qui, i D'Innocenzo hanno in mente anche un altro film più volte annunciato, ovvero un western al femminile, in cui é previsto anche un cast parzialmente americano, che ha come titolo provvisorio 'Ex Vedove' e sarà girato nell'Italia di fine Ottocento con attori dai vari dialetti: "Abbiamo tutta la voglia di farlo - spiega Damiano a Lecce in evidente ansia di prestazione - ma dipende da quello che succederà con il secondo''.

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