Per la regista palestinese Annemarie
Jacir, essere candidata dal suo Paese agli Oscar è un'abitudine.
Le è capitato con Il sale di questo mare e Quando ti ho visto, e
agli ultimi Academy Awards con Wajib - Invito al matrimonio,
commedia drammatica che mette a confronto, attraverso un padre e
un figlio, due generazioni tra tensioni personali, politiche e
sociali. Premiato a Locarno e al London Film Festival, è il
primo dei suoi film ad arrivare in sala in Italia, il 19/4 con
Satine. Protagonisti Mohammad e Saleh Bakri, padre e figlio
anche nella vita.
"I miei film riflettono quello che provo per la situazione
nel mio Paese, molta rabbia, ma non rinuncio alla speranza",
dice la regista, classe 1974, a Roma con Saleh Bakri -. Si vive
in costante pressione. Io sono originaria di Betlemme, dove i
soldati israeliani ogni venerdì sparano anche ai bambini e il
muro di divisione è proprio di fronte alla casa della mia
famiglia. E ad Haifa, dove vivo, vedo costantemente la
discriminazione subita dei palestinesi".
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