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Sergei Eisenstein, il 120 anniversario della nascita

Sergei Eisenstein, il 120 anniversario della nascita

Google dedica il doodle al regista della 'Corazzata Potemkin'

22 gennaio 2018, 08:01

Redazione ANSA

ANSACheck

Sergei Eisenstein - Il doodle di Google - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sergei Eisenstein - Il doodle di Google - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sergei Eisenstein - Il doodle di Google - RIPRODUZIONE RISERVATA

Google dedica il doodle odierno al regista  Sergej Michajlovic Ejzenstejn

Nato a Riga, in Lettonia, il 22 gennaio 1898, ha firmato 'La corazzata Potemkin' e 'Ottobre', due titoli-capolavoro del cinema
d'avanguardia sovietico.

IL FILM 'LA CORAZZATA POTEMKIN' (DA YOUTUBE)

In Italia il primo dei due titoli è noto anche ai non appassionati di quel genere di cinema grazie a una celebre e per alcuni liberatoria bocciatura: fu bollato come ''boiata pazzesca'' da Fantozzi. 

Villaggio, causticamente, sosteneva che ''la supremazia del cinema sovietico, come la Resistenza, e' un tabu' intoccabile della sinistra. La Corazzata Potemkin e' un film di una noia mortale - ribadiva Villaggio -, Mi ricordo che quando ero giovane, era quasi obbligatorio vederlo. Soprattutto per noi di sinistra. Subivamo l'influenza culturale dell' Unione Sovietica, e c' erano due tabu' assolutamente intoccabili: la Resistenza e, ancora di piu', la superiorita' culturale del cinema e della letteratura sovietica. La prima volta con la Corazzata - ricordava - fu durante un cineforum a Genova: c' ero io, De Andre', e tanti altri. Ricordo che la scena della fucilazione sulla scalinata di Odessa venne proiettata dopo appena dieci minuti dall' inizio del film. E il responsabile del cineforum si alzo' e dichiaro' 'questo e' il piu' bel film di tutti i tempi!'. Noi del pubblico eravamo senza parole. A quel punto, l' addetto alla proiezione si alzo' e confesso' di aver proiettato il film al contrario. Prima il secondo tempo, poi il primo. Il responsabile, imbarazzatissimo, non si lascio' prendere dal panico: 'bene, allora lo riguardiamo dall'inizio'. Fu un momento terribile''. ''Uno dei momenti piu' emozionanti della mia vita - raccontava ancora l' attore - fu quando andai a presentare Fantozzi in Unione Sovietica. Allora si era in pieno regime brezneviano. E quindi staliniano. C' erano seimila persone ad ascoltarmi. E quando dissi che la corazzata era una boiata, si scateno' davvero l' entusiasmo. La gente applaudiva davvero per decine di minuti. Travolsero le sedie, gridarono il loro entusiasmo. Fu davvero commovente''.

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