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Golino, la vita vista senza occhi

Golino, la vita vista senza occhi

Soldini Il colore nascosto delle cose sentimenti senza sterotipi

VENEZIA, 07 settembre 2017, 16:40

Redazione ANSA

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"Non vedere, vedendoci. Sviluppare la capacità di capire il tuo mondo da un punto di vista completamente diverso dal tuo, diventare a poco a poco Emma, che a 16 anni ha perso la vista, e scoprire Il Colore nascosto delle cose" dice all'ANSA Valeria Golino, protagonista del film di Silvio Soldini, fuori concorso alla Mostra di Venezia e dall'8/9 in sala in 200 copie da Videa. Un film sentimentale che racconta di Teo (Adriano Giannini), "un cialtrone che passa da un letto all'altro, inventando scuse per non restare fino alla mattina, in fuga dalle responsabilità e da se stesso" fino a quando non incontra Emma, un'osteopata che gira per la città col suo bastone bianco, decisa, autonoma. Il film, racconta Soldini, nasce dall'esperienza "fatta per un documentario, Per altri occhi, girato qualche anno fa con persone non vedenti. Il contatto con queste persone mi ha fatto ripensare agli stereotipi che abbiamo sulle persone disabili, la conoscenza è il primo modo per abbatterli".
   

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