La Francia si celebra sul parterre
di Cannes con ben due biografie d'artista, quella dedicata allo
scultore Rodin (in concorso) e quella in onore della cantante
Barbara nel film omonimo di Mathieu Amalric che inaugura il
concorso parallelo di Un Certain Regard.
Figlio prediletto del cinema d'autore transalpino, Amalric
era già a Cannes da regista tre anni fa con "La camera blu" dal
romanzo di Simenon. Adesso, a vent'anni esatti dalla scomparsa
della grande cantautrice, il suo 'Barbara' è una ben singolare
biografia, piuttosto un'esplorazione nel cuore di una figura
misteriosa e suggestiva che, sulle orme di Edith Piaf e Juliette
Gréco, ha segnato l'anima esistenzialista ed intellettuale della
vita parigina tra caffè, sale da concerto, cantine fumose e
teatri rilucenti.
Il regista affida all'attrice Jeanne Balibar il ruolo della
cantante, grazie a una somiglianza impressionante e a un
carattere che ben intercetta le durezze e le timidezze del
personaggio.
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