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Molaioli, giovani tra skate e paternità

Molaioli, giovani tra skate e paternità

In sala Slam da romanzo di Hornby con Trinca e Marinelli

ROMA, 09 marzo 2017, 09:20

Francesco Gallo

ANSACheck

Una foto di scena di Slam - Tutto per una ragazza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una foto di scena di Slam - Tutto per una ragazza - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una foto di scena di Slam - Tutto per una ragazza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Molaioli torna sul luogo del delitto e dopo 'Piuma' mette in campo un altro film sulla realtà giovanile affidandosi a un romanzo di Nick Hornby come 'Slam. Tutto per una ragazza' (edito in Italia da Guanda). Da qui un film, già al Torino Film Festival e ora in sala con Universal in oltre 150 copie dal 23 marzo, con lo stesso titolo, dove convivono le ansie proprie a tutti gli adolescenti, a cui si aggiunge la paura di una maternità-paternità prematura, una sorta di destino nel caso della famiglia di Samuele (Ludovico Tersigni) il protagonista del film. E per Slam - Tutto per una ragazza' arriva anche la distribuzione internazionale in 189 paesi grazie a Netflix, dal 15 aprile.

Nel film c'è la storia di Samuele, un ragazzo di sedici anni con una grande passione per lo skateboard e con una madre (Jasmine Trinca) che proprio alla sua età lo ha partorito dopo una difficile relazione con l'esuberante marito (Luca Marinelli). Ma per il ragazzo, che passa le sue giornate con gli amici tra evoluzioni e cadute e ha un'amicizia immaginaria con il suo eroe di sempre (ovvero Tony Hawk, il più grande skater di tutti i tempi) quel problema sembra lontano. Ma non dopo l'incontro con Alice (Barbara Ramella), una ragazza troppo bella a cui è impossibile rinunciare. Riuscirà Samuele, timido e inquieto, ad essere il primo della sua famiglia a non inciampare nell'errore di diventare genitore a sedici anni, come è già capitato a sua mamma e a sua nonna?

"Ho letto il romanzo e mi sembrava un'ottima occasione per raccontare il mondo dell'adolescenza, una strada maestra da seguire - dice oggi Molaioli -. Hornby poi è stato disponibile, in tutto e per tutto, e ci ha lasciato totalmente liberi di lavorare. Ha solo visto il film e gli è piaciuto molto". L'esigenza di fare Slam, dice ancora Molaioli, "nasce per raccontare un'adolescenza senza droga e delinquenza. Un'adolescenza con il suo entusiasmo e le sue angosce per il futuro. D'altronde la filosofia degli skaters è quella di cadere, rialzarsi, faticare, avere comunque un obiettivo e non abbattersi". Jasmine Trinca, così racconta il suo personaggio di mamma: "bisogna ridurre la distanza tra le generazioni, togliere le gerarchie. I genitori non devono essere giudicanti, ma invitanti, far capire ai propri figli anche tutte le loro fragilità. Meglio insomma per i figli vedere che non siamo così diversi da loro". E ancora l'attrice: "Interpreto la madre che vorrei essere. Una donna che sbaglia molto, ma è sempre guidata dall'amore per i figli e che insegna loro a non preoccuparsi troppo di sbagliare".

E infine Andrea Molaioli sottolinea: "Non è solo un film su una gravidanza precoce, ma sul futuro difficile di questi giovani che spesso hanno genitori che si mimetizzano con loro e che si trovano oggi in situazioni non certo semplici".

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