Sono bastati pochi secondi al
terremoto per seminare morte e devastazione nell'Italia
centrale. Ci vorranno anni per la ricostruzione. Di qui
l'impegno a "non dimenticarsi di chi è stato colpito anche
quando la tragedia non è più sulle prime pagine dei giornali e
non fa più notizia": parola di Colin Firth, attore inglese di
fama mondiale e cittadino umbro d'adozione, banditore
d'eccezione di un'asta benefica organizzata a suggello della
serata di gala di chiusura di una raccolta fondi promossa nel
Regno Unito dall'ambasciata italiana a Londra, con il sostegno
della Croce Rossa britannica, per aiutare alcune delle aeree più
colpite dal sisma.
La serata ha permesso di aggiungere altre decine di migliaia
di sterline alla somma di oltre un milione raccolta in GB grazie
ai contribuiti della Croce Rossa medesima, di top manager di
Goldman Sachs, aziende e istituzioni come Barclays, Bat, Hakuna
Matata Charity, Rolls Royce, Lokheed Martin, Virgin Group, ma
anche da investitori italiani e singoli donatori.
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