Pietro Bartolo, responsabile del
presidio sanitario di Lampedusa e protagonista del film
"Fuocoammare" di Gianfranco Rosi, ha ricevuto il Sigillo
d'Ateneo all'Università di Urbino per aver "interpretato le
esigenze del nostro secolo - ha spiegato il rettore, Vilberto
Stocchi -. Un eroe per caso del nostro tempo, che ha saputo
incarnare i valori veri dell'umanesimo e che rappresenta un
argine contro l'indifferenza". "Quelle persone che arrivano
dall'altra parte del Mediterraneo - ha detto Bartolo - sono
persone come noi, in carne e ossa, mentre spesso sono
considerate solo come dei numeri. Scappano da guerre, torture,
sofferenze immani. Non vanno in vacanza, ma sono costrette a
fare un viaggio che dura in media due anni, durante i quali
vengono derubate, picchiate, violentate. Arrivano pieni di
sofferenze, malattie da viaggio, ipotermia, disidratazione,
ustioni, ma anche con un grave disagio psichico. Per questo dico
sempre ai miei collaboratori di non far mai mancare loro una
carezza e un sorriso".
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