Una miniserie Abc in uscita in
inverno, "sempre che Trump, se vince le elezioni, non la
blocchi", e un film su John Callahan, fumettista disabile di
Portland scomparso 6 anni fa. Questi i progetti nel futuro di
Gus Van Sant, tra i più grandi registi indipendenti
contemporanei a cui il Museo Nazionale del Cinema di Torino
dedica una mostra. Un vero e proprio viaggio nel suo universo,
di cui vengono esposte tutte le opere, dalla fotografia alla
pittura e alla musica.
"E' incredibile essere qui - osserva Van Sant -. Avere una
mostra con i lavori di tutta la tua vita fa un po' paura: mi
sorprende sempre sentire come le mie opere possano generare idee
su quello che ho voluto rappresentare".
'When we rise' è il titolo della miniserie, la prima a cui
abbia mai lavorato, che uscirà nei prossimi mesi in America.
Racconta la vita di 3 attivisti per i diritti degli omosessuali
dal loro arrivo a San Francisco nel '72. "Un progetto che mi è
arrivato già scritto, ma ora ne sto sviluppando uno mio",
rivela.
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