E l'unica Italia che vince al
Festival di Venezia alla fine è quella del documentario con
Liberami di Federica Di Giacomo, miglior film ad Orizzonti. E
non è certo la prima volta che a festival internazionali questo
genere, considerato per troppo tempo di serie B, trova il suo
giusto riscatto. Da Sacro Gra (vincitore proprio a Venezia ma
nel concorso principale nel 2013) e Fuocoammare di Gianfranco
Rosi (Orso d'oro al Festival di Berlino quest'anno) fino a
Cesare deve morire dei fratelli Taviani (ancora a Berlino nel
2012).
Alberto Barbera, direttore della Mostra, l'ha detto
chiaramente: "Non ha più senso mantenere barriere tra
documentario e film. Il termine stesso documentario è
inadeguato, bisognerebbe trovarne uno nuovo. Tra l'Esorcista e
Liberami non c'è poi tutta questa differenza in quanto a
emozioni". Dello stesso parere la regista Di Giacomo, che nel
ricevere il premio sottolinea: "Il confine tra documentario e
fiction è sempre più labile, ma forse nel documentario oggi c'è
più coraggio".
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