''E' un film sulla crescita. Per
crescere bisogna farsi del male, tagliarsi un pezzo, abbandonare
una parte di sé''. Edoardo De Angelis, regista napoletano di
Indivisibili, in concorso alle Giornate degli Autori al Festival
di Venezia e in sala con Medusa dal 29 settembre, ha le idee
chiare. Non essere andato nel concorso ufficiale di Venezia '73
non gli importa troppo: ''quello che contano sono i film, non le
sezioni dove passano'' dice raggiunto telefonicamente dall'ANSA.
In Indivisibili, tra l'altro unico film italiano in concorso al
Festival Toronto, prodotto da Attilio De Razza e Pierpaolo
Verga, le protagoniste sono Viola e Daisy due gemelle siamesi
che cantano ai matrimoni e alle feste e, grazie alle loro
esibizioni, danno da vivere a tutta una famiglia di brutti,
sporchi e cattivi. Tutto cambia quando le due ragazze, che
vivono a Castelvolturno, scoprono di potersi dividere, di poter
vivere come tutte le altre. Avranno il coraggio di trovare i
soldi dell'operazione e ribellarsi a chi le sfrutta?
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