Un Harvey Keitel disponibile e
rilassato al Taormina Film Fest mostra una grande sensibilità
per la tragedia di Orlando in Florida e dice che in fondo è
tutta una questione di 'metodo'. "Sono un po' in imbarazzo ad
essere qui con questa tragedia in corso: lì sono state
massacrate ben 49 persone e credo che eventi come i festival
possano essere importanti perché queste cose non avvengano più.
La politica da sola non basta, ci vuole anche la cultura".
E aggiunge: "Sono convinto che se Omar Mateen fosse stato
convocato in un festival con personaggi di cultura, registi e
attori, forse avrebbe rivisto la sua posizione".
E ancora sul fronte della politica racconta l'incontro con
Putin insieme ad altri colleghi del cinema: "Ci disse che
eravamo più potenti di lui. Io replicai che forse era vero, ma
che le armi poi le aveva la politica. Bisogna insomma unire le
due cose".
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