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Rester vertical, tra sogno e mitologia

Rester vertical, tra sogno e mitologia

Guiraudie in gara a Cannes, assistenza al suicidio con sodomia

CANNES, 12 maggio 2016, 16:07

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Non si era mai visto al cinema.
    Un'assistenza al suicidio da parte del quarantenne protagonista di Rester vertical di Alain Guiraudie, in corsa per la Francia a Cannes, con tanto di esplicita e prolungata sodomia nei confronti del vecchio aspirante suicida. Questa una delle scene forti di questo film, tra sogno e mitologia, da parte di un autore che ama fare scandalo come era già accaduto sulla Croisette con 'Lo sconosciuto del lago' nel 2013.
    Léo (Daniel Bonnard) è un impacciato documentarista sulle tracce del lupo nella regione del Lozère. Incontra la pastorella Marie (India Nair), ha una relazione con lei, che ha già due figli, e la mette incinta. Ma quando nasce il bambino la madre, inspiegabilmente, lo rifiuta e Leo si ritrova ragazzo-padre.
    Insieme al neonato l'uomo scivola verso la povertà e la solitudine. Solo alla fine, tra mille tentazioni omosessuali, riesce a rimettere in sesto la sua vita e a tornare sulle tracce del lupo che incontrerà con il maestoso suocero Jean Louis (Raphael Thiery).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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