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La Napoli bene cinica e grottesca

La Napoli bene cinica e grottesca

Ne La buona uscita, opera prima di Iannaccone vincitore David

ROMA, 02 maggio 2016, 15:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Tutto è facile, tutto si può fare".
    E' il credo di Marco Macaluso (Marco Cavalli), elegante, giovane e colto bancarottiere della Napoli 'bene' raccontato da La buona uscita, commedia grottesca con cui esordisce nel lungometraggio Enrico Iannaccone, classe 1989, già vincitore nel 2013 di un David con il suo corto L'esecuzione. Nel film, in sala dal 5 maggio con Microcinema, il capoluogo partenopeo, lontano da vicoli e sparatorie, mostra una faccia cinica e indifferente alla legalità dalla prospettiva dei quartieri alti. Si seguono infatti le diverse strade percorse da Marco e dalla sua amica di letto Lucrezia (un'intensa Gea Martire) quasi sessantenne, che dopo una vita, anche sessuale, in piena libertà (c'è chi la considera una ninfomane), è presa dagli scrupoli e dalla paura di invecchiare. "La Napoli che racconto è quella connivente, che tace, anche sulla violenza in città. Un atteggiamento che passa per gli sguardi, i saluti, e che da napoletano mi fa stare malissimo", dice Iannaccone.
   

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