Un tratto d'asfalto cosparso di
mimose, per coprire il sangue lasciato dal corpo di sua madre.
E' una delle immagini rimaste nella memoria di Umberto Gullace,
di quella mattina del 3 marzo 1944, nella quale Teresa Gullace
fu freddata da un soldato tedesco. Una tragedia della Roma
occupata alla quale Roberto Rossellini in Roma Città aperta, si
è ispirato per la fine della protagonista, la signora Pina,
interpretata da Anna Magnani. Una sovrapposizione fra realtà
storica e cinema rievocata durante l'incontro a Roma fra Umberto
Gullace, oggi 86enne e Vito Annicchiarico (classe 1934),
interprete di Marcello, figlio di Anna Magnani nel film, per il
libro di Simonetta Ramogida 'Roma Città aperta', nel quale
Annicchiarico ha raccontato i giorni e i dietro le quinte di
quello straordinario set. ''Se fossi rimasto con mamma, non
sarebbe morta", dice emozionato Gullace, che era stato mandato
dalla madre a rintracciare i proprietari tedeschi dell'officina
dove lavorava il marito, sperando potessero garantire per lui.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA