"E' una specie di Tempo delle mele ma
in carcere" dice all'ANSA Claudio Giovannesi, il regista che
andrà al festival di Cannes selezionato alla Quinzaine des
Realizateurs insieme a Paolo Virzì e Marco Bellocchio con Fiore.
"Il film racconta un storia d'amore tra due adolescenti,
entrambi detenuti per rapina. Il carcere è un luogo simbolico
per rappresentare la mancanza d'amore più che la privazione
della libertà", spiega sottolineando come accanto ad un cast di
non attori, tra cui molti giovani ex detenuti, abbia voluto due
grandi professionisti come Valerio Mastandrea, che interpreta il
padre della protagonista Daphne, "appena uscito di galera dopo 8
anni e con la voglia di rifarsi una vita, inadeguato in un certo
senso al grande bisogno di amore che desidera la figlia", e
Laura Vasiliu, l'attrice romena coprotagonista del film Palma
d'oro a Cannes 4 mesi, 3 settimane 2 giorni di Christian Mungiu.
Fiore, terzo film di Giovannesi, noto per Alì ha gli occhi
azzurri, uscirà in sala da Bim il 25 maggio.
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