Raramente il remake di un film
compete con l'originale, in particolare se all'originale,
diventato già un'icona, ci ha lavorato uno come Walt Disney e in
particolare se la storia che narra gira da oltre cent'anni e
quel primo film, realizzato cinquant'anni fa, è conosciuto e
amato universalmente. Eppure a volte accade il miracolo. Con Il
libro della giungla, in uscita il 14 aprile, Jon Favreau è
riuscito nell'impresa. Una storia collaudata e quasi intatta,
nata originariamente dalla fantasia dello scrittore inglese
Rudyard Kipling, un formato 3D innovativo che fa sembrare Avatar
un film preistorico, un cast straordinario degno di un kolossal
e un regista mago degli effetti speciali ma innamorato del
cinema indipendente.
"Ovviamente avevo grande timore reverenziale a mettere le
mani in un film che ha fatto personalmente Walt Disney, ma a
distanza di 50 anni era arrivato il momento per raccontare di
nuovo questa storia'', ha detto Favreau.
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