''Non conosco bene i meccanismi del
sistema degli Oscar, probabilmente c'e qualcosa che va rivisto,
ma è importante riportare il tema del razzismo su un piano molto
più vasto, che riguarda la società americana, quanto il resto
del mondo, dall'antisemitismo in Francia alle discriminazioni
verso le altre etnie''. Così Michael Keaton, oggi a Roma ha
risposto a una domanda sulla campagna di boicottaggio degli
Oscar, lanciata negli Usa, sostenuta, fra gli altri, da Will
Smith, sua moglie Jada Pinkett e Spike Lee, come protesta per la
mancanza di attori appartenenti a minoranze fra i candidati.
Keaton è nella capitale per parlare de Il Caso Spotlight di
Tom McCarthy, il film, candidato a sei Academy Awards, nelle
sale italiane dal 18 febbraio con Bim, sullo scandalo, rivelato
nel 2002 da un'inchiesta del Boston Globe, dei preti pedofili
coperti per decenni dalla Diocesi di Boston.
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