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Camara cerca Lennon in Spagna franchista

Camara cerca Lennon in Spagna franchista

In La vita è facile ad occhi chiusi. Ora è su set Sorrentino

ROMA, 03 ottobre 2015, 20:25

Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La storia vera della ricerca da parte di un professore d'inglese (Javier Camara, ora sul set a Roma della fiction di Paolo Sorrentino, The Young pope), nella Spagna franchista anni '60, del suo idolo John Lennon, allora in Almeria per le riprese di 'Come ho vinto la guerra', diventa un racconto di libertà e speranza in La vita è facile ad occhi chiusi di David Trueba. Il film, vincitore nel 2014 di sei Goya (fra gli altri, come miglior film, regia e attore protagonista) e candidato della Spagna nella scorsa edizione degli Oscar, uscirà in Italia l'8 ottobre in 50 copie con Exit Media.

''Non è una rivisitazione dell'epoca del franchismo ma il racconto del profumo di un'atmosfera, della voglia di libertà incarnata da un eroe anonimo, uno fra i tanti che in Spagna hanno portato alla fine della dittatura. Il film vuole essere anche un omaggio alla generazione dei nostri genitori'' spiega, parlando anche italiano, Camara, travolgente per simpatia e disponibilità. L'attore, classe 1967, conosciuto anche in Italia, per i ruoli nel cinema di Almodovar, in film come Parla con lei (''sapete che la mia parte, Benigno, Pedro l'aveva pensata per Benigni? Ma lui non parlava bene spagnolo... per fortuna'' dice sorridendo) e La mala educacion e, fra gli altri, in La vita segreta delle parole di Isabel Coixet, sottolinea che il film di Trueba parla anche alle nuove generazioni.

''I ragazzi di oggi, in questi tempi di crisi, sono scoraggiati. Noi gli ricordiamo che abbiamo vissuto momenti molto peggiori, e ne siamo usciti''. Alla base di La vita è facile ad occhi chiusi (il titolo viene da un verso di Strawberry Fields Forever, scritta da Lennon in quel periodo, ndr), c'è il viaggio fatto nel 1966 da Juan Carrion, oggi ultranovantenne (''E' la persona più piena d'energia che conosca. Fa ancora il professore, e per il ruolo mi ha fatto leggere il diario scritto in quei giorni'' aggiunge Camara), che insegnava ai suoi allievi l'inglese attraverso le canzoni dei Beatles, trascritte ascoltando i brani (negli album, fino a Revolver compreso, non c'erano scritti i testi, ndr). Quando Lennon arrivò in Almeria per girare Come ho vinto la guerra di Richard Lester, Carrion decise di partire per andarlo a incontrare. Nella finzione lo incarna il personaggio di Antonio (Camara), professore positivo e aperto, nella repressiva Spagna franchista che, sulla strada verso John Lennon, stringe un legame forte con Belen (Natalia de Molina), ventenne incinta che non sa dove andare, e Juanjio (Francesc Colomer), sedicenne scappato di casa. Camara, prima del film, che ha la colonna sonora di Pat Metheny e Charlie Haden, non era un grande appassionato di Beatles, ''perché sono cresciuto con sorelle che suonavano tutto il giorno le loro canzoni alla chitarra... un inferno - spiega -. Però David Trueba mi ha fatto scoprire la potenza dei loro testi, e adesso li adoro''. Ora l'attore è sul set della fiction di Paolo Sorrentino per Sky, The young pope, con Jude Law: ''Posso solo dire che interpreto un cardinale - sottolinea -. Ho conosciuto Paolo 13 anni fa agli European Film Awards. E' un regista incredibile, che ha fatto un percorso straordinario''. Da spagnolo cosa pensa della vittoria degli indipendentisti alle amministrative in Catalogna? ''E' una cosa che capisco... e non capisco. C'è un grande movimento giovanile che la vive come una richiesta di libertà, ma non comprendo le loro motivazioni. La colpa è del governo, che non ha saputo dialogare con la Catalogna''.

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