"Viva la sposa non è contro le
forze dell'ordine, se avessi voluto fare un film del genere
l'avrei fatto probabilmente utilizzando il loro punto di vista.
Non denuncio il livello di violenza che c'è nelle caserme,
perché non lo conosco, la denuncia casomai dovrebbero farla
loro". Lo dice Ascanio Celestini, rispondendo alla polemica del
sindacato di polizia Coisp che - per la presenza di una parte
finale che evoca casi come quelli di Cucchi e Uva - ha attaccato
il film presentato a Venezia.
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