"Se dovessi descrivere cosa ho
visto o fatto pensereste che sono una bestia, ma ho avuto una
madre, un fratello e una sorella che mi hanno amato". Con le
parole di Agu (Abraham Atta), ragazzino gettato nella guerra
tribale in Africa che lo inizia con l'uccisione di un uomo, si
chiude Beasts of No Nation, il film di Cary Fukunaga, prodotto
da Netflix, in concorso al Lido. "Il fenomeno Isis era appena
iniziato quando ho cominciato a girare - dice il regista - ma
certo ci sono delle analogie".
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