La battaglia senza frontiere dei No Tav approda al Torino Film Festival con 'Qui' di Daniele Gaglianone. Il film, che arriva in sala il 27 novembre, racconta la storia di dieci valsusini che da 25 anni lottano, ognuno a modo loro, contro la Torino-Lione.
Come Gabriella, che tutti i giorni prega davanti al cantiere. O Marisa, che ha comprato un paio di manette per incatenarsi alle recinzioni. Gente comune di cui il regista racconta la vita quotidiana - dice - "per far riflettere Il film è composto da pezzi tratti da youtube, "ai quali - dice il regista - mi piacerebbe accostare gli autori, se qualcuno me li segnalerà".
In apertura alcuni dati, come quello dei denunciati, mille su 60 mila valsusini, "il più alto numero in Italia di denunciati in un territorio così circoscritto", sostiene l'autore del film. Vengono anche riportate le parole di un esponente delle forze dell'ordine, secondo cui "non è più una questione di Tav sì Tav no, ma è una questione di essere contro o meno il sistema.
Lo Stato ha deciso e tu ti devi adeguare, punto e basta. Viviamo in un paese di democrazia rappresentativa: se non sei d'accordo, la prossima volta voti per quelli che non vogliono l'opera".
"La democrazia è un bene fragile che richiede perenne attenzione e un continuo porsi domande - sostiene invece il regista -. Ho girato questo documentario per capire più da vicino, per cogliere il sentimento che sta sotto la protesta di anziani, mamme, ragazzi, pure sacerdoti e sindaci". Tutti letteralmente "innamorati", conclude il regista, della causa No Tav.
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