"Papa Francesco? C'è chi dice sia più sensibile alle relazioni umane. Ma resta un cattolico, un Papa e non cambia nulla". A dirlo, con la sua proverbiale schiettezza, è Peter Greenaway, il "pittore" del cinema britannico, a Roma per accompagnare "Goltzius and The pelican Company", suo ultimo film che sta girando i teatri d'Italia (dopo Napoli e Milano, sarà all'Argentina di Roma da domani al 16 novembre) per uscire "regolarmente" in sala a gennaio, distribuito da Lo scrittoio e Maremosso.
Il Cristianesimo, secondo Greenaway, "è un disastro assoluto.
Sono deliberatamente provocatorio, è fondamentale che un artista lo sia. Ma - aggiunge - bisognerebbe liberarsi di tutta questa spazzatura intorno all'idea di Dio".
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