Sarà esposto a Sciacca (Agrigento)
prossimamente il Melqart, statuetta fenicia in bronzo che
raffigura una divinità la cui origine si colloca tra il XIII e
l'XI secolo a.C. e tuttora custodita all'interno del Museo
archeologico regionale "Antonino Salinas" di Palermo.
L'assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato e
il direttore del Salinas Giuseppe Parello hanno accolto la
richiesta avanzata dai dirigenti saccensi di Fratelli d'Italia
Calogero Bono e Ignazio Gallo per una mostra temporanea del
reperto nel centro agrigentino.
Questo esemplare, di inestimabile valore storico, fu
rinvenuto nei fondali del mare di Sciacca nel 1955 da un
peschereccio del luogo. Si era impigliato nella rete da pesca.
Dopo averlo recuperato l'armatore lo consegnò prontamente alle
autorità. E oggi, a quasi settant'anni da quello straordinario
ritrovamento, la statuetta potrà essere mostrata direttamente
alla popolazione saccense. "Un ritorno nella sua casa", dice
Bono.
Il luogo prescelto per l'esposizione sarà la Galleria
Fazello, inaugurata nel 2020 dall'allora soprintendente di
Agrigento Michele Benfari e situata all'interno dell'omonimo
complesso monumentale, dove ha sede il Museo del Mare di
Sciacca.
"La città confida da tempo in un'assegnazione definitiva del
Melqart, che potrebbe essere esposto all'interno di quel "Museo
regionale di Sciacca" varato con una legge dell'Ars del 1991 ma
che, fino ad oggi, non è mai nato per l'indisponibilità
materiale del complesso monumentale di Santa Margherita, bene
risalente al quattordicesimo secolo. Procedura bloccata da una
disputa sulla sua proprietà, considerato che, essendo stata sede
di un ospedale al momento fa parte del patrimonio dell'Asp di
Agrigento", afferma una nota dei promotori dell'evento.
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