Una giornata di studi in programma il
25 maggio prossimo all'Università Lumsa di Roma e una nuova
monografia saranno dedicate a dare nuova luce ad Alfiero Nena,
un'artista che è stato molto molto legato, per committenze e
lavori, a tre pontefici.
Nato a Treviso nel 1933, Nena arrivò giovane nella Capitale dove
svolse la sua didattica e artistica fino alla morte, avvenuta
nel 2020. Roma ospita ed espone sue opere, in sede permanente,
in vari luoghi iconici per la cristianità, come la chiesa di
Santa Maria del Popolo, il Museo Tesoro di San Pietro, oltre che
in disparati spazi pubblici e nella sede del Museo a lui
dedicato.
"Alfiero Nena è un vero teologo attraverso l'arte", afferma il
cardinale Angelo Comastri, vicario generale emerito di sua
Santità per la Città del Vaticano, nella prefazione del volume,
curato dal critico Luca Nannipieri ed edito da Campisano con gli
interventi tra gli altri di Luigi Matteo che cura l'Archivio
Nena, dei fratelli dell'artista, Francesca e Giorgio.
La giornata studi avrà i saluti iniziali del rettore della
Lumsa, Francesco Bonini, e del cardinale e arcivescovo emerito
di Palermo Salvatore De Giorgi. "Nena - scrive poi Daniele
Libanori, vescovo assessore del Santo Padre per la Vita
Consacrata - ha saputo rinnovare la lunga tradizione dell'arte
sacra con uno stile personale che lo ha contraddistinto e, al
tempo stesso, lo ha inserito nell'alveo degli scultori cristiani
dell'ultimo secolo. Il volume documenta la riconoscenza e la
collaborazione che Alfiero Nena ha avuto con i pontefici Paolo
VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e un'umanità profondamente
intrisa di valori cristiani".
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