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È morto lo scultore Giuliano Vangi

È morto lo scultore Giuliano Vangi

A Pesaro si progettava un museo dedicato a lui

ANCONA, 26 marzo 2024, 22:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' morto lo scultore Giuliano Vangi: era nato a Barberino di Mugello nel 1931,"da oltre 50 anni aveva scelto Pesaro come sua città d'adozione", scrive su facebook il vice sindaco Daniele Vimini, definendolo "uno dei più grandi scultori del mondo".
    "Il suo amore per la città è stato testimoniato in mille occasioni anche nei momenti decisivi della candidatura a Capitale Italiana della Cultura" ricorda Vimini. "Proprio questa mattina - annuncia - avevamo portato in giunta la delibera per la realizzazione del museo a lui dedicato a Palazzo Mazzolari Mosca, raccogliendo la sua volontà di lasciare a Pesaro diverse sue opere per un grande progetto espositivo permanente".
    Vangi aveva studiato all'Istituto d'Arte e all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1950 al 1959 insegnò presso l'Istituto d'Arte di Pesaro. Nel 1959 si trasferì in Brasile dove si dedicò all'astrattismo, lavorando cristalli e metalli (ferro e acciaio). Nel 1962 ritornò in Italia e si stabilì prima a Varese e poi a Pesaro. Favceva parte dell'Accademia delle arti del disegno di Firenze, dell'Accademia di San Luca e dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon di Roma. Ha esposto in molte sedi prestigiose in Italia e all'estero.
    Vangi ha realizzato numerosi monumenti come la statua di San Giovanni Battista a Firenze, La lupa in Piazza Postierla a Siena, il Crocifisso ed il nuovo Presbiterio per la Cattedrale di Padova, il nuovo altare e l'ambone del Duomo di Pisa. E ancora la grande scultura in marmo "Varcare la Soglia" al nuovo ingresso dei Musei Vaticani, una scultura in legno policromo per la Sala Italia di Palazzo Madama a Roma. Ha collaborato con Renzo Piano e Mario Botta. A lui era stato dedicato anche un museo in Giappone.
    "Ciao Giuliano, la tua lezione di stile e di rigore resterà un messaggio perpetuo per Pesaro, come la bellezza delle tue opere già presenti in città " conclude Vimini inviando "un grande abbraccio ai familiari e a quanti lo hanno amato e accompagnato in una vita straordinaria".
    Anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci piange lo scultore "un grande maestro. Una figura illuminata, che ha contribuito a rendere più affascinante alcuni dei luoghi centrali della nostra città, rigenerandoli e donandogli vita con le sue opere straordinarie".
    "È stato un testimone prezioso della nostra Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura, che, attraverso il suo lavoro, ha contribuito a rafforzarne la strategia, impreziosendola" aggiunge.
   

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