E quindi uscimmo a riveder le
stelle: Dante lascia l'Inferno e volge gli occhi verso il cielo
stellato. È un respiro di bellezza, un'immersione nell'infinito
dopo le fiamme e i dannati. Ed è anche il verso a cui si è
ispirato l'artista Mimmo Paladino per disegnare Dante "prezioso"
1321-2021,una spilla elegante, in edizione limitata, un omaggio
a Dante nell'anno di Dante, realizzata dal designer veneto Cleto
Munari.
Smalto blu cobalto per il cielo che richiama quello dipinto
da Giotto nel soffitto della Cappella degli Scrovegni a Padova;
diamanti per le stelle, filigrana d'oro per il profilo ruvido e
riconoscibilissimo del sommo Poeta: è lo stesso artista campano
- che venerdì prossimo, 14 maggio, riceverà la laurea honoris
causa in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo
all'Università Alma Mater di Bologna per i 50 anni del Dams - a
raccontare la nascita del progetto, il suo amore per Dante,
l'amicizia con Cleto Munari in una video-intervista inedita che
fa parte del progetto Stanze Italiane, la nuova piattaforma web
ideata dal direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di New
York, Fabio Finotti, a poche settimane dal suo insediamento
nella sede su Park Avenue.
Nella Stanza di Dante, appunto, è già disponibile la
conversazione a cui partecipano Mimmo Paladino, Cleto Munari e
lo stesso direttore dell'IIC NY, Finotti.
L'idea di una spilla d'artista per commemorare i 700 anni
dalla scomparsa del loro avo nasce da un'ispirazione dei conti
Francesca e Pieralvise Alighieri, ultimi discendenti di Dante,
Si rivolgono così all'amico Cleto Munari, famoso designer e
creatore di opere d'arte esposte nei più importanti musei del
mondo, tra cui il Metropolitan e il MoMa di New York. Per
portare a termine un progetto così ambizioso, Munari deve
trovare un artista all'altezza del compito, pensa a Mimmo
Paladino, che accetta l'idea e si mette a lavoro. Ci vorranno
due anni di disegni e progettazione prima che Paladino annunci a
Munari che il progetto è finalmente finito: "Cinque bozzetti di
una spilla che sono certo riuscirà a concretizzare una delle
immagini più famose della Divina Commedia", scrive Mimmo
Paladino che ha in mente l'iconico verso di chiusura alla
cantica infernale E quindi uscimmo a riveder le stelle. Nei
bozzetti si riconosce il profilo aquilino di Dante Alighieri con
il volto alzato, colto nel momento in cui, uscendo dall'Inferno,
si lascia alle spalle fiamme e tenebre per rivedere finalmente
il cielo.
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