Arte Fiera 2020 sarà più 'curata',
con due nuove sezioni che si aggiungono a quella dedicata alla
fotografia e alle immagini in movimento inaugurata nell'ultima
edizione. Riguarderanno l'arte del dopoguerra (focus specifico
su quella italiana degli anni '60-'70) e la pittura del XXI
secolo. È la principale novità della prossima edizione della
fiera d'arte bolognese, la più longeva d'Italia, che torna dal
24 al 26 gennaio, un giorno in meno rispetto all'anno scorso,
annunciata dal confermato direttore Simone Menegoi.
"Credo che le sezioni curate - ha detto - siano la spina
dorsale di una fiera, perché si rivolgono a un pubblico di
collezionisti specifico e perché sono anche un modo per
allargare la proposta. Nell'ultima edizione c'era una sola
sezione curata, quella sulla fotografia, che è stata molto
apprezzata e ha avuto dati di vendita molto buoni. Dall'anno
prossimo diventeranno tre". Confermata anche l'idea di diminuire
il numero degli artisti e di fissare la presenza non oltre le
150 gallerie.
La sezione dedicata ai maestri del dopoguerra, quest'anno
affidata a Laura Cherubini, cambierà di anno in anno, con il
curatore invitato che sceglierà di toccare un ambito o un
periodo particolare. Avrà una dozzina di gallerie e si chiamerà
'Focus'.
La sezione 'Pittura XXI', invece, sarà curata da Davide
Ferri. "Credo - ha detto Menegoi - si tratti della cosa più
ovvia e anche più calzante, anche perché la pittura è beniamina
di tutti i collezionisti. Anche qui non ci sanno più di venti
gallerie, con l'ambizione di coinvolgere gallerie straniere di
buon livello".
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