Prosegue a Torino il tour italiano
della scultrice greca Venia Dimitrakopoulou, che negli spazi
della Fondazione Sandretto propone una nuova selezione di
lavori. Tra questi due grandi installazioni: l'opera inedita
Ellampsis (2019) creata per l'occasione, e l'installazione
Dialoghi (2019), che rimanda a libri destrutturati in imponenti
lastre d'acciaio e delicata carta cinese, sui quali fluttuano in
inchiostro nero e rosso frasi che intendono dare una risonanza
alle voci di gente comune che solitamente non ne hanno.
Tema principale dell'esposizione torinese è il logos, "parola
che si fa segno e al contempo segno che diventa parola", che ben
si coniuga con le superfici candide della sala espositiva, quasi
"pagine non scritte", come suggerisce la scultrice. "Tutti i
lavori presentati - spiega Dimitrakopoulou - hanno una
caratteristica in comune: sono ricoperti da testi che sembrano
una scrittura automatica".
La mostra, al via oggi presso la Gallery della Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, si configura come seconda tappa della
trilogia di mostre italiane organizzata dalla Fondazione
Ellenica di Cultura in collaborazione con Artespressione di
Milano, galleria di riferimento dell'artista in Italia. Le tre
esposizioni, a Palermo, Torino e Trieste, rientrano in una
iniziativa promossa dall'Ambasciata d'Italia ad Atene e sancita
nel corso del primo vertice intergovernativo tra Italia e
Grecia, tenuto nel settembre 2017 a Corfù.
La rassegna è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano
e inglese, edito da Umberto Allemandi.
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