"La Basilica di San
Benedetto prima di tutto dovrà essere ricostruita con criteri
che possano garantire la massima sicurezza antisismica e se
questo dovesse richiedere un'estetica diversa a quella cui siamo
stati abituati non occorrerebbe esitare un istante": lo ha
detto, all'ANSA, Romano Cordella, considerato uno dei più
autorevoli storici della città di Norcia e della Valnerina
umbra.
"Prima di dire come la Basilica sarà ricostruita nel
dettaglio - ha aggiunto Cordella - occorrerà terminare lo
svuotamento delle macerie e capire lo stato effettivo della
parte muraria rimasta in piedi. Solo in quel momento saremo in
grado di individuare quale tecnica e quali materiali si potranno
usare per la ricostruzione della 'casa' di Benedetto".
Lo storico ha comunque voluto mettere in evidenza come "la
Basilica, nel susseguirsi dei vari eventi sismici, sia sempre
crollata". "E questo - ha aggiunto - non lo dovremo più
accettare. Penso quindi che sia opportuno procedere alla
ricostruzione basandosi su tecniche della generazione che
viviamo e non su quelle utilizzate nel Settecento".
Cordella ha invitato, inoltre, anche a prendere in esame la
possibilità di rivedere alcuni ornamenti che appesantiscono la
struttura, anche se da sempre sono stati presenti nella
Basilica.
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