Un'auto parcheggiata in strada, di
notte. Il silenzio di una palazzina dai vetri bui. E poi lo
squarcio di una lama, nell'unica finestra illuminata. Due ombre.
Un delitto. Il richiamo a Hitchcock è lampante. Ma ecco poi i
riferimenti a Diabolik e le strips, i salotti borghesi
disseminati di indizi da rebus da Settimana Enigmistica. Ogni
dipinto è una storia, un giallo da risolvere. E' Il romanzo
della pittura di Sergio Ceccotti, personale che Palazzo delle
Esposizioni dedica al ''pittore-detective'', fino al 14/10 nello
Spazio Fontana. In tutto 40 opere, a cura di Cesare Biasini
Selvaggi, dai primi dipinti fine anni '50 ricchi di suggestioni
neocubiste come Il giradischi o il Ricordo d'Olanda fino al
recentissimo, quadro nel quadro, Il mare dipinto. ''Non sono mai
appartenuto a nessun movimento, a qualche 'ismo'. Un peccato dal
punto di vista commerciale - sorride il Maestro - I miei quadri?
Si avvicinano ai romanzi non perchè raccontino alcunché, ma
perchè offrono spunti per immaginare intere storie''
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