In corso fino al 25 luglio
alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno la mostra 'Cola
dell'Amatrice da Pinturicchio a Raffaello', curata da Stefano
Papetti e Luca Pezzuto, che racconta in 60 opere, tra cui
capolavori di Raffaello, Perugino, Pinturicchio e Signorelli, il
percorso di formazione dell'artista attraverso i rapporti e le
reciproche influenze con i grandi pittori del suo tempo. Esposti
per la prima volta i disegni ed appunti inediti dei taccuini di
Cola, conservati nella Biblioteca Comunale di Fermo, con studi
sulle opere di altri autori, tra cui Leonardo, Raffaello e Luca
Pacioli, ricette per vernici e colori e indicazioni sulle
tecniche pittoriche. Pagato talvolta più di Raffaello, e unico
pittore attivo nell'area appenninica ad essere citato da Vasari
come 'Maestro raro e del migliore che fusse mai stato in que'
Paesi', Nicola Filotesio, detto Cola dell'Amatrice (1489-1555)
giunse ad Ascoli Piceno nel 1508 per eseguire il polittico di
Piagge.
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